Mercoledì scorso è stata una giornata storica per il progresso scientifico: tutti quanti abbiamo visto per la prima volta una “immagine” di un buco nero e del suo “orizzonte degli eventi”.
Il gigante in questione si trova al centro di una galassia a circa 55 milioni di anni luce dalla Terra. Quindi le radiazioni elettromagnetiche captate dal nostro super radiotelescopio ci hanno messo ben 55 milioni di anni per arrivare sino a noi.
In poche parole l’immagine che abbiamo visto è una “fotografia” di 55 milioni di anni fa!
E gli antenati in tutto questo che c’entrano? Ve lo spiego subito.
Lui è Archicebus Achilles (lo chiameremo Achille) e secondo gli scienziati che nel 2013 hanno ritrovato i suoi resti in Cina è l’antenato dell’uomo più antico mai scoperto. Questo primate è vissuto proprio 55 milioni di anni fa, contemporaneamente quindi (milione di anni più o meno) all’immagine del buco nero osservato mercoledì.

Sarà la somiglianza, sarà una sensazione, ma io so per certo che tirando una linea retta sul ramo paterno del mio albero genealogico, superando i primi homo sapiens e tutti gli ominidi, arriverei dritto a lui: Achille! Infatti nonno Achille potrebbe benissimo essere il padre del padre del padre del padre…[ripetere “del padre” per 3 milioni di volte all’incirca]…di mio padre!
Scherzi a parte, se pensiamo alle dimensioni spaziotemporali dell’universo non possiamo che sentirci infinitamente piccoli.
Allo stesso modo guardando al nostro albero genealogico e più in generale a quello dell’umanità, ci accorgiamo che la nostra esistenza è un piccolissimo tassello in un mosaico ben più grande, ma non per questo meno importante. L’esistenza di ognuno dei milioni di nostri antenati (homo sapiens, ominidi o scimmie che siano) è stata fondamentale nel cammino che ha portato sino a noi 🙂
p.s.: nessun astrofisico e nessun paleoantropologo è stato maltrattato nella stesura di questo post, ma per la lettura non garantisco niente!
Per saperne di più:
– National Geographic Italia, Scoperto il progenitore dei primati, 6 giugno 2013
– Media INAF, Scattata la prima foto di un buco nero, 10 aprile 2019