La prima nascita registrata a Bari

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“Nei comuni del Regno sono incaricati dei registri degli atti di nascita, di adozioni, di matrimoni e di morti, i Sindaci ed in caso di assenza o di altro legittimo impedimento di essi, quello degli Eletti che non è incaricato della polizia”

Art. 2 del Decreto di Gioacchino Napoleone sull’istituzione dello Stato civile nel Regno di Napoli (Napoli, 29 ottobre 1808)


Ogni ricerca genealogica si basa sullo studio dei documenti anagrafici, necessari per ricostruire le nascite, i matrimoni e le morti dei nostri antenati. In epoca moderna questo importante compito di controllo della popolazione era delegato ai parroci, che redigevano i libri dei battesimi e dei matrimoni.

Lo Stato civile come lo conosciamo oggi è un’invenzione francese, risalente al periodo napoleonico. Ma quando arriva da noi?

Con la discesa delle truppe napoleoniche nello Stivale, anche nel Regno di Napoli viene introdotto il cosiddetto Codice napoleonico, innovativo corpus giuridico entrato in vigore in Francia il 21 marzo 1804, che aveva lo scopo di porre fine alla complessa tradizione giuridica dell’Ancien regime.

In esecuzione delle disposizioni stabilite dal Codice napoleonico relative ai diritti della persona e della famiglia, il 29 ottobre 1808 veniva emanato il decreto di istituzione dello stato civile nel Regno di Napoli. Il decreto definiva gli ufficiali incaricati della tenuta dei registri dello stato civile e le modalità di compilazione e di certificazione degli atti civili. In ogni comune venivano predisposti tre differenti registri, uno per le nascite e le adozioni, uno per i matrimoni e il terzo per gli atti di morte.


Decreto di Gioacchino Murat sull’istituzione dello Stato civile nel Regno di Napoli (Napoli, 29 ottobre 1808)


Il primo registro degli atti di nascita del comune di Bari inizia dal 28 gennaio 1809, in confomità al Decreto di Gioacchino Murat.

Il primo atto di nascita ufficialmente registrato a Bari è quello di Angela Maria Francesca Dentamaro, nata il 27 gennaio 1809 in strada Santa Chiara al numero 89, figlia di Domenico Dentamaro, “villano” di anni 32, e di Nunzia Frasca. Testimoni furono i signori Nicola Piccinni, di anni 37, “sartore”, e Carlo Topputi, di anni 30, calzolaio.

Chissà cosa ne è stato della piccola Angela! Con un po’ di buona sorte sarà riuscita a sopravvivere all’alto tasso di mortalità infantile dell’epoca, è cresciuta e si è sposata, ha avuto figli e nipoti… Chi lo sa, magari è una tua antenata!




Fonte:
– Archivio di Stato di Napoli, Collezione delle leggi e dei decreti originali, vol. 18, Decreto di Gioacchino Napoleone sull’istituzione dello Stato civile nel Regno di Napoli (1808)
– Archivio di Stato di Bari, Comune di Bari, Registro delle nascite, anno 1809, atto n° 1


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