Se oggi trionfano programmi come quelli della D’Urso e compagnia, oltre un secolo fa c’erano i giornali per soddisfare la morbosa curiosità del pubblico. Ad esempio spulciando i primi numeri del Corriere delle Puglie ritroviamo tantissimi articoli che ci raccontano la vita mondana dell’epoca.
Quanto avrei voluto essere il giornalista incaricato della sezione Cronaca mondana! Andare di festa in festa tra canti, balli ed eleganti signorine, il signore non doveva passarla così male!
Eccolo nel novembre del 1892 alle prese con una “soirée” in casa del commerciante Carlo Avella, alla presenza di numerosi amici e parenti accorsi in occasione del suo onomatico.
Carlo Avella era nato a Napoli nel 1837, da Giuseppe e Angela Zino. La famiglia si trasferì a Bari dopo pochi anni: qui suo padre apri un importante pastificio industriale, che “sfarinava il grano con la forza del vapore”.
Carlo invece si dedicò al commercio di tessuti e sposò nel 1865 Rosa De Mattia, figlia del pittore Giuseppe e della nobile sorrentina Rachele Falangola (ne parlo in questo articolo). Morirà a Bari nel 1916, a 78 anni.

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Fonte:
– Corriere delle Puglie, Bari, 6 novembre 1892, p. 2
– Annuario storico statistico commerciale di Bari e provincia, 1886, p. 435, consultabile on-line