Ovvero dell’arte di dare un cognome ai trovatelli
Nei secoli passati moltissimi bambini venivano lasciati al momento della nascita nella cosidetta Ruota de’ proietti, una vera e propria ruota all’esterno di chiese ed ospedali in cui si potevano lasciare i neonati di cui non ci si poteva o voleva occupare, garantendo l’anonimato dei genitori.
Le ragioni dell’abbandono erano solitamente di due tipi: di natura economica, quando non ci si poteva occupare di un altro bambino, ma soprattutto di natura sociale, per evitare scandali pubblici, lasciando andare quelli che erano considerati “figli del peccato”, ovvero nati al di fuori del matrimonio.

A chi spettava il compito di “nominare” questi bambini?
Il nome e il cognome dei proietti (detti anche figli dello stato) veniva stabilito dall’ufficiale di stato civile che ne registrava la nascita. In questo campo la fantasia dei funzionari poteva essere senza freni! Si andava dai classici Esposito, Degli Esposti, Proietti, Servidio e Diotallevi, a nomi e cognomi sicuramente più originali.

Spiccata fantasia unita ad una sensibilità artistica fuori dal comune doveva avere l’addetto allo stato civile di Bari nel lontano 1854. In un solo “glorioso” anno nacquero a Bari :
30/06 Paolo Vespucci (esploratore)
30/06 Elena Bradamante (personaggio dell’Orlando furioso)
14/09 Giulio Argante (personaggio della Gerusalemme liberata)
16/09 Federico Alighieri (chiamarlo Dante sarebbe stato troppo)
29/09 Michelangelo Bonaroti
28/10 Angela Poliziano (Agnolo Poliziano poeta del ‘400)
29/11 Amalia Milton (come il letterato britannico del paradiso perduto)
14/12 Pietro Paolo Rubens (come il poeta fiammingo)
15/12 Pietro Bembo (umanista italiano)
27/12 Raffaele Sanzio (Raffaello no?)
28/12 Innocenzio Tintoretto

Più concreti invece i riferimenti del suo collega nel 1851: Martino Martellino il 12 novembre (giorno dopo san Martino), Concetta Senzamacchia l’8 dicembre, Stefano Capitone il 26 dicembre e Giovanni Presepio il giorno successivo. Periodo natalizio oblige!

Anche tu vorresti ricostruire la storia della tua famiglia? Scopri come:
Fonti:
– Archivio di stato di Bari. Sacro monte di Pietà – Ospedale civile di Bari, b. 96 f. 11, Contabilità generale dei proietti e degli illegittimi riconosciuti (1906)
– Archivio di stato di Bari, Stato civile del comune di Bari, Indici degli atti diversi, 1851 e 1854
Segui Storie di famiglia anche su facebook e instagram
Se questa storia ti è piaciuta non esitare a condividerla sui social, cliccando sui simboli di facebook o twitter qui giù 🙂