Il 9 aprile di ogni anno Bari ricorda l’anniversario di una tragedia che colpì la città alla fine della seconda guerra mondiale: l’esplosione della nave Henderson.
La mattina del 9 aprile 1945 il piroscafo americano Charles Henderson, ormeggiato nel porto di Bari, esplose con il suo carico di merci e materiale bellico destinato alle truppe alleate che ancora combattevano contro i nazi-fascisti in Italia settentrionale.
I danni furono devastanti, in particolar modo la parte della città vecchia più esposta, e le vittime civili e militari furono oltre 300, e si contarono soprattutto tra i portuali baresi.
Ecco una testimonianza inedita sulla tragedia.
Il 9 aprile il ventisettenne Antonio Dato, militare originario di Bagnara Calabra ma di stanza a Bari, annota nel suo diario:
“Ho accompagnato il mio amore all’ufficio. Verso le ore 12 stavo in camerata quando ho udito una tremenda esplosione,che spavento, ho creduto che fosse un bombardamento, dalla soffita cadevano pietre calcinaccio, sono scappato come un matto, nel correre ho urtato con il ginocchio chissà dove! Giunto in cortile ho appreso che l’esplosione era avvenuta nel porto. Il mio primo pensiero è stato lei, tanto che zoppicando gli sono andato incontro ed assieme siamo andati a casa.”
Antonio Dato, Diario 1945
A causa della censura militare, la Gazzetta del Mezzogiorno pubblica la notizia del disastro solo quattro giorni dopo l’espolosione della nave.
Oltre alle centinaia di vittime, si fa riferimento ai numerosi feriti e sfollati (molte abitazioni furono distrutte o divennero inagibili) per cui si diede il via ad una sottoscrizione di fondi che proseguì nei giorni seguenti.
Fonti:
– La fotografia è tratta dalla copertina del libro di Vito Antonio Leuzzi:
Bari, 9 aprile 1945. La terrificante esplosione della nave Henderson, Edizioni dal Sud, Bari, 2015
– Archivio privato famiglia Dato, Antonio Dato. Diario 1945 (riproduzione vietata)
– Gazzetta del Mezzogiorno, Bari, 13 aprile 1945, p. 1